giovedì 12 febbraio 2009

Architettura sostenibile all'insegna dell'eco-bizzarro

LE TECNONEWS – Stravaganza estetica interpretata secondo i canoni della sostenibilità abitativa. Nascono così due interessanti progetti architettonici dalle forme bizzarre ed un’anima decisamente green, seppure con diverse destinazioni. Il primo è stato concepito dalle giovani menti del Mansilla y Tuñon Architects per regalare una nuova icona verde allo skyline madrileno: si tratta del progetto per l’International Convention Center (CICCM), disegnato in collaborazione con Matilde Peralta, come una grande struttura circolare in vetro rivestita interamente con moduli fotovoltaici secondo curve concave che diffondono ingegnosamente la luce all’interno. L’edificio parzialmente interrato avrà un’altezza di 110 metri componendosi di circa 100.000 metri quadrati al di sotto di una vasta distesa di aree verdi; orientato appositamente per facilitare l’installazione di sistemi attivi e passivi ad alto risparmio energetico sarà anche in grado di sfruttare l’energia della terra e di ospitare un vasto sistema di raccolta e riciclaggio dell’acqua piovana. Il CICCM ospiterà tutte le strutture necessarie per il centro congressi, compreso un auditorium per 5.000 persone, diverse sale per eventi ed esposizioni e ad un ultimo piano destinato ad attività pubbliche.
Nel secondo caso il progetto firmato dallo studio italiano Donner&Sorcinelli è un ottimo esempio di architettura hi-end ispirata all’autosufficienza energetica. Sun House, questo il nome, ricalca i giochi costruttivi dei bambini dove singole unità, di 90 metri quadri l’una, sono impilate su un asse centrale, elemento portante del fabbricato, a creare un’unica struttura. Un puzzle tridimensionale di moduli prefabbricati dotati di ampio rivestimento fotovoltaico ed in grado di ruotare in base all’ora del giorno o la stagione per aumentare la capacità di raccolta solare. Ogni appartamento sarà autosufficiente anche sotto il punto di vista idrico: l’acqua piovana verrebbe raccolta attraverso il core della struttura fino ad un serbatoio alla base della torre, in modo per essere poi utilizzata per le necessità quotidiane.

Francesca e Rosanna

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